Servizio Civile Digitale: successo di candidature dimostra che il sistema funziona (con gli obiettivi e le tempistiche giuste)

Quasi 30.000 domande a fronte di 4.500 posti di Servizio Civile Digitale. Un successo straordinario che conferma come il Servizio Civile, con gli obiettivi e le tempistiche giuste, sia ancora un percorso ricercato dai giovani.

L’Unione Nazionale Servizio Civile, i cui oltre 70 Enti soci hanno aderito con entusiasmo alla misura con un’ampia quota di posti richiesti, ne trae due conclusioni.

La prima è la necessità di un finanziamento adeguato ai programmi di Servizio Civile Universale. Da un lato, infatti, a fronte di oltre 80.000 volontari richiesti dagli Enti a maggio 2023 risultano esservi risorse per poco più di metà, dall’altro l’attuale previsione in Legge di Bilancio per il 2024 permetterebbe di avviare appena 20.000 giovani, ossia un quarto di quanto richiesto dagli enti e meno di quanti siano stati i candidati per il solo Servizio Civile Digitale. Se per i programmi in fase di valutazione sarà possibile attingere dai molti fondi derivanti dai molti mancati avvii del 2023, sarà con l’approvazione della Legge di Bilancio 2024 che si stabilirà, in assenza di PNRR, quanto il Governo intenda puntare sul Servizio Civile, ad oggi di gran lunga la principale politica dedicata ai giovani.

La seconda è che l’evidente divergenza in numero di candidati tra il Servizio Civile Universale e Digitale (1.5 candidati a posizione nel SCU contro i 6 del SCD) debba essere di ispirazione per il SCU che nel 2023, a fronte di 71.000 posizione a bando, si trova ai blocchi di partenza con 20.000 posizioni vacanti, rischiando quindi di arrivare a fine anno con un tasso di posti non coperti del 40%. Questo forte divario ipotizziamo possa derivare da almeno due fattori. Il primo è la tempistica più congrua: l’avvio in servizio a inizio estate del SCU porta tanti giovani a dedicarsi a lavori stagionali invece che al Servizio Civile. Il secondo è il settore finanziato, dove è evidente che i giovani preferiscano alcuni settori piuttosto che altri, come il digitale e l’ambientale piuttosto che l’assistenza. In questo senso, invece che spezzettare ulteriormente il SCU in vari percorsi paralleli, sarebbe preferibile che i progetti SCU venissero valutati in base al settore e al territorio, premiando quei settori più di interesse da parte dei giovani e quei territori che più rimangono scoperti in termini di posizioni a bando come le zone interne, e comunque tenendo conto dello storico dell’Ente in termini di volontari avviati rispetto ai posti richiesti. Oggi, come noto, tutti i programmi sono valutati in un’unica graduatoria che non distingue tra settori, territorio o storico dell’ente, ma il cui criterio escludente è generalmente la valutazione del programma su profili non oggettivi.

Forti quindi dell’entusiasmo dimostrato dai giovani in questa fase, gli enti dell’Unione si preparano alle selezioni e soprattutto al prossimo bando SCU con la speranza di poter replicare questo importante successo.

All’Unione Nazionale Servizio Civile aderiscono 73 Enti Titolari di accreditamento all’Albo SCU

Sede legale: Roma
Presidente: Gianluca Sannino
Direttore: Giovanni Rende
Tel. 346 412 4510

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