III Assemblea Unione: unità di intenti tra reti di Enti SCU, ma manca dialogo sul futuro

Si è svolto a Palermo il 14 e 15 novembre 2025 la III assemblea annuale dell’Unione Nazionale Servizio Civile. Presente e rappresentato l’intero sistema del Servizio Civile: Dipartimento, Regioni, Rappresentanza degli OV e degli Enti SCU (CNESC e CSV Net).

Tema centrale il prossimo Piano Triennale 2026-8 che, secondo quanto condiviso dal Dipartimento, presenterà alcune modifiche, come il venir meno della valutazione del programma e l’eliminazione dell’incontro di programma, ma riconfermando in buona parte l’impianto del triennio precedente. Invariate quindi politiche come i 3 mesi EU, che continuerà a non vedere applicazione, nonchè il meccanismo della quota regionale di garanzia e il limite del 10% delle posizioni a bando per un singolo ente, entrambe misure mai attivate negli ultimi 6 anni. 

Se da un lato l’aumento dei fondi e la riserva di posti nei concorsi hanno dimostrato una forte attenzione del Governo nei confronti del SCU, creando condizioni favorevoli al suo sviluppo, dall’altro non si delinea nel nuovo Piano Triennale una prospettiva futura che sappia affrontare le reali criticità del sistema: l’attuale sistema di attribuzione delle posizioni agli Enti nonchè l’assenza di un vero sistema di monitoraggio da parte del Dipartimento tanto dell’impatto sul territorio quanto sulla qualità dell’esperienza, portando ad una condizione che non premia la qualità e la continuità dell’intervento di Servizio Civile. 

Non manca in questo senso una riposta da parte degli Enti: l’Unione, che nasce proprio con l’idea di eliminare il sistema competitivo tra Enti Titolari, ha quindi apprezzato il posizionamento espresso da CNESC e CSV Net tanto in Consulta quanto nei loro interventi nelle ultime due assemblee, favorevoli a una rivisitazione dell’attuale sistema di finanziamento, valorizzando le esperienze positive e garantendo una programmazione pluriennale efficace per il territorio e chiara per i giovani che si candidano. 

Strategico in questo senso il possibile ruolo delle Regioni che, come nel caso della Regione Sicilia, interventua in assemblea, possono realizzare un vero e proprio ruolo di presidio di qualità territoriale, supportando gli enti nel perfezionamento del proprio lavoro –  proprio come gli enti siciliani stessi riconoscono all’ufficio regionale siculo – lontani da una logica di mero controllo documentale o ancora peggio punitiva. 

Sta quindi al Dipartimento cogliere la proposta presentata da reti che rappresentano la maggioranza delle posizioni OV ogni anno a bando, evitando di trasformare il dialogo con gli Enti, specie in Consulta, come strumento di mero feedback sulle proprie proposte, e realizzando invece un vero ragionamento condiviso di superamento di un sistema obsoleto. 

L’Unione confida pertanto nell’operato del nuovo Capo Dipartimento, il Dott. Pierro, fiduciosa che possa ascoltare la proposta delle reti di Enti e creare le condizioni per costruire assieme un sistema di Servizio Civile efficiente per gli Enti e di successo per i giovani.

Contatti:

https://unioneserviziocivile.it/

info@unioneserviziocivile.it

346 412 4510

All’Unione Nazionale Servizio Civile aderiscono 73 Enti Titolari di accreditamento all’Albo SCU

Sede legale: Roma
Presidente: Gianluca Sannino
Direttore: Giovanni Rende
Tel. 346 412 4510

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